Abitare una città dalla prospettiva dei Beni Comuni

Dal 26 al 29 marzo 2025, Toulouse ha ospitato il quarto Commons lab del progetto Ecosystem of Commons dedicato al tema dell’abitare e volto a ripensare l’accesso e l’uso dello spazio urbano attraverso la prospettiva dei beni comuni. Organizzato da Remix the Commons e Solidarius Italia, in collaborazione con il collettivo Orangotango e diversi attori locali, questo workshop di contro-mappatura critica ha riunito attivisti, esperti e membri della comunità per rivisitare i modi di abitare la città.

A Toulouse, come in molte città europee, la finanziarizzazione del mercato immobiliare e la mercificazione dello spazio urbano stanno rendendo sempre più difficile l’accesso ad alloggi a prezzi accessibili e a spazi per attività sociali e culturali. Di fronte a questo tipo di sfide, il progetto Ecosystème des communs si è proposto di creare un laboratorio dei beni comuni per identificare e rendere visibili le risorse territoriali ed edilizie e il modo in cui sfuggono o meno alle logiche del mercato. Il workshop si è sviluppato attorno a una pratica di contro-mappatura sviluppata dal collettivo Orangotango, che dal 2018 lavora per dare visibilità alle prospettive marginalizzate, con lo scopo di identificare e problematizzare il tema dell’accesso alle risorse e creare una mappatura delle pratiche alternative a Toulouse nell’uso dello spazio urbano.

Dopo una prima familiarizzazione con il concetto di contro-mappatura, i partecipanti al workshop (circa una ventina tra attivisti locali e internazionali) hanno definito una griglia di lettura iniziale e lavorato su una mappa concettuale, per riflettere in primis sulla nozione dell’abitare dal punto di vista dei beni comuni. Man mano è iniziata la costruzione di una mappa territoriale per rappresentare luoghi e pratiche alternative dello spazio urbano, nonché gli ostacoli nel loro utilizzo.

Durante le giornate del workshop, attraverso visite a diversi luoghi e incontri con chi li abita e con le organizzazioni che vi lavorano, questa mappa itinerante si è arricchita di contributi e punti di vista, per dar conto delle diverse narrazioni e delle dinamiche di potere in atto in questi spazi.

Siamo partiti da La Turbine (nel quartiere Bonnefoy), un edificio che sarà demolito durante l’estate nell’ambito di un’operazione di sviluppo nel quartiere circostante la futura stazione TGV, per poi spostarci nel distretto di Izards per visitare la Casa di quartiere e un futuro ristorante associativo. Abbiamo visitato Le Motor (nel quartiere Bonnefoy), uno spazio culturale e attivo in particolare per la causa LGBTQIA+ e il Mille Lieu nel quartiere Busca, dove sta prendendo forma un interessante progetto multi-partnership che integra 4 attori, 3 associazioni di edilizia residenziale/sociale e 1 cooperativa di residenti. Ci siamo ancora spostati per visitare l’Hangar de la Cépière, il CRAS (Centro di Ricerca sulle Alternative Sociali) nel distretto di Fontaine-Lestang e infine La Chapelle, un ex occupazione nel centro città, vicino al quartiere Arnaud Bernard.

Durante ogni visita le persone presenti, gli attivisti e gli abitanti hanno preso parte alla mappatura collettiva che è stata presentata l’ultimo giorno, a La Chapelle, a partire dalla riflessione stessa sul processo cartografico e le categorie scelte. La mappa realizzata infatti non si propone come prodotto finito, ma come processo aperto, disponibile per continuare a ricevere contributi da gruppi e persone interessate e dunque per ampliare e diffondere la riflessione sull’uso degli spazi pubblici e sulle dinamiche di potere che sottendono il concetto di abitare in una città come Toulouse.