da Barcellona, Niccolò Artellini

Il 27 e 28 ottobre la Rete di Economia Solidale della Catalogna ( Xarxa d’Economia Solidaria, www.xes.cat ) si è presentata ufficialmente alla cittadinanza di Barcellona e, in generale, della Catalogna con una due giorni ricca di eventi. La fiera si è svolta nell’ex stabilimento di una fabbrica tessile acquistato dal Comune di Barcellona e oggi usato per laboratori artistici ed eventi culturali.

La fiera vera e propria ha avuto luogo nella sala principale del capannone , dove  3500 espositori hanno allestito i propri banchetti. Il colpo d’occhio è stato notevole, oltre che per la quantità,  soprattutto per la varietà dei prodotti e servizi in vendita. A fianco ai prodotti alimentari e ai vestiti, infatti, vi erano cooperative di turismo responsabile, imprese che offrono servizi e aiuti finanziari alle entità dell’Economia Solidale, numerose organizzazioni di finanza ética e altre del campo della conoscenza e dell’educazione.

Gli acquisti non si effettuavano in euro, ma nella moneta sociale del circuito dell’Economia Solidale della Catalogna, l’Ecosol, che  è stata presentata proprio in quest’occasione . La creazione di questa moneta sociale trova ispirazione nell’esperienza della moneta del circuito di Economia Solidale di Tolosa, che ha avuto una notevole espansione negli ultimi anni e che si puo considerare come uno dei principali successi a livello europeo. L’aspetto decisivo di questa esperienza, che è stato sottolineato da una delle responsabili della Rete di Tolosa, è stato il grande appoggio ricevuto dalle istituzioni locali della città francese. A riguardo credo che la volontà politica sia molto influente, soprattutto se si pensa a realtà locali, comunali o provinciali o comunque di non vastissime dimensioni, per le quali un sostegno politico può essere talvolta vitale.

Come è stato spiegato durante una tavola rotonda molto partecipata, l’Ecosol è legata alla creazione del Mercato Sociale Catalano, una rete di interscambio di prodotti e servizi tra entità (imprese o associazioni) e persone dell’economia sociale e solidale catalana. Si tratta di una rete che, seppur a livello regionale, si propone di costruire una vera e propria alternativa all’economia capitalista. All’interno di questo circuito sarà proprio l’Ecosol la “moneta ufficiale”, sia in forma física che digitale, con lo scopo di ridurre “la nostra dipendenza dal sistema monetario e bancario tradizionale”.

L’attenzione dei dibattiti e delle tavole rotonde, comunque, non si è fermata all’ambito regionale e alla presentazione di queste due importanti iniziative locali. Sono stati numerosi, infatti, gli ospiti internazionali che hanno portato testimonianze dai rispettivi paesi, sottolineando ancora una volta quanto il “locale” vada sempre pensato sia come situazione particolare di un territorio, ma anche come filo, per quanto sottile, di una grande rete di buone pratiche volte a recuperare la dimensione umana e sociale dell’economia.

Il successo dell’evento è stato indiscutibile, con più di 4500 visitatori che hanno riempito la fiera e le sale dei dibattiti. Per questo motivo e, soprattutto, per il quadro che è stato presentato, l’impressione è che Barcellona e, complessivamente, la Catalogna abbiano iniziato un percorso interessante e ben strutturato.

Dalla Spagna che è ormai sinonimo di crisi economica, una piccola grande notizia che fa sicuramente ben sperare!