Pubblichiamo di seguito l’appello lanciato a febbraio del 2012 dal Comitato di Facilitazione  della Società Civile Brasiliana per Rio+20. Il Comitato, coordinato da un gruppo di reti e organizzazioni diverse e plurali della società civile brasiliana, si è dato la responsabilità di facilitare la partecipazione della  società civile globale nel processo del summit di Rio+20. Sito web:  http://cupuladospovos.org.br/

PER LA GIUSTIZIA SOCIALE ED AMBIENTALE CONTRO LA MERCIFICAZIONE DELLA VITA E DELLA NATURA E IN DIFESA DEI BENI COMUNI

PRESENTAZIONE

Il summit Rio+20 che si terra’ a Rio a giugno 2012 sara’ un evento  cruciale per le organizzazioni sociali ed ambientali, e deve essere  considerato come parte di un processo storico degli ultimi 20 anni, che  comprende il Summit della Terra (ECO 92), le mobilitazioni sulla agenda  sociale dell’ONU, le lotte contro gli accordi di libero commercio  promossi da WTO e ALCA, e più recentemente il Summit dei Popoli di  Cochabamba.
Tenendo in considerazione che lo spazio della  società civile deve essere autonomo, plurale, democratico, dobbiamo  rispettare le diversità e le diverse strategie di azione, e basare le  nostre proposte su soluzioni concrete che rafforzino il potere delle  organizzazioni sociali e diano voce e leadership ai popoli che sono  vittime della globalizzazione ineguale.
Noi affermiamo che Rio+20 deve:
•    Rigettare le soluzioni basate sul mercato della vita e della natura,  le false soluzioni con le stesse vecchie tecnologie che approfondiscono  l’iniquità e non rispettano il principio di precauzione •    Denunciare la mancanza di miglioramento nelle politiche ambientali del Brasile e nel mondo dopo la crisi economica •    Difendere i diritti umani e dare spazio alle esistenti alternative  locali sviluppate dalle comunità tradizionali, piccoli contadini,  comunità urbane organizzate, come per esempio la permacultura, i  progetti agro-ecologici, le iniziative di economia locale, tra le altre, e organizzare campagne affinché queste iniziative possano essere  sostenute dalle politiche pubbliche. •    Promuovere un nuovo paradigma per una economia fondata sulla vita e basata su azioni e decisioni etiche •    Fare una valutazione delle iniziative a partire dal Summit della Terra ECO 92 analizzando i progressi delle convenzioni firmate durante gli  ultimi 20 anni •    Promuovere campagne e iniziative delle  organizzazioni sociali per premere sui governi affinché tengano in conto le proposte della società civile organizzata nel processo ufficiale •    Promuovere consapevolezza pubblica attraverso campagne e altre forme  di educazione popolare, coinvolgendo l’opinione pubblica in questo  percorso con differenti gruppi sociali. Per questo, devono essere usati  diversi linguaggi e strumenti di comunicazione, come radio comunitari,  network sociali, così come media alternativi e tradizionali.
Rio+20 deve anche essere un momento di riflessione per movimenti e  organizzazioni in modo che possano valutare come incorporare al proprio  interno i nuovi paradigmi. Rio+20 deve mobilitare milioni di persone in  Brasile e nel mondo, attraverso migliaia di attività prima e durante  l’evento.
Infine, l’evento deve anche lasciare una eredita’ per  la città di Rio de Janeiro e per il mondo, come un esempio in se stesso  del cambiamento che vogliamo vedere nel pianeta.

OBIETTIVI

Le organizzazioni di società civile e i movimenti sociali internazionali  stanno cercando di trasformare la Conferenza delle Nazioni Unite sullo  Sviluppo Sostenibile (UNCSD) in una mobilitazione popolare per  affrontare la a seria crisi che stiamo vivendo, come pianeta e come  umanità. Stiamo lavorando insieme per costruire un processo democratico  verso un forum indipendente chiamato “Summit dei Popoli a Rio+20 per la  giustizia sociale ed ambientale”, con l’intenzione di promuovere la  partecipazione della società civile e proporre le sue proposte politiche a un vasto spettro di personalità e di cittadini.

PROPOSTA SUL PROCESSO

Per assicurare la costruzione collettiva della metodologia del processo  verso il Summit del Popoli a Rio+20, affermiamo le seguenti premesse:
Principi generali:
•    Prendiamo come punto di partenza l’aggravarsi, negli ultimi decenni,  della situazione sociale ed ecologica nel pianeta e la parallela  crescita della miseria e della ineguaglianza sociale -locale, regionale e internazionale- aggravata dalla recente crisi della economia  capitalista •    Crediamo sia molto importante avere una visione  integrata sulla giustizia sociale ed ambientale, così come per la  sostenibilita’ sociale ed ambientale. E’ necessario porre i diritti  umani al centro dell’agenda globale. •    Chiediamo il  riconoscimento di ciò che le esperienze internazionali dei Social Forum, dei Summit dei Popoli, dei Tribunali Popolari internazionali, degli  incontri di base che, dopo il Summit della Terra del 92, hanno costruito spazi di dibattito globale e mobilitazione •    Teniamo in  considerazione le ricche e diverse esperienze in queste reti sociali e  di dare visibilità al contributo contro le soluzioni egemoniche •    Cerchiamo spazi di influenza nel processo ufficiale delle Nazioni Unite e di influenzarlo. •    Partiremo dal processo intorno a Rio+20 per costruire campagne globali tese a promuovere un nuovo paradigma in azioni popolari per molti  milioni di persone. •    Cercheremo, in sintesi, di affermare la  presenza di un paradigma alternativo di società e di rafforzare il suo  potere politico con convergenze multiple in tutto il mondo. •    Il  Summit dei Popoli deve anche essere uno spazio per dimostrare le  pratiche concrete delle esperienze positive di produzione locale, di  economia sociale, e esempi di pratiche che spostano la società verso  questo nuovo paradigma durante il farsi di Rio+20.

Processo Organizzativo

Allo scopo di organizzare un processo indipendente di dialogo con le  istituzioni internazionali, le aziende capitalistiche e i governi  nazionali, cerchiamo di creare uno spazio plurale, tenendo in conto la  diversità e trasformandola in una forza popolare; cerchiamo di superare  la frammentazione e le divisioni delle diverse lotte, stimolando  convergenze e agende comuni.
Vogliamo incorporare nel nostro  processo la forza, la energia e le iniziative di migliaia di  organizzazioni e movimenti del mondo intero. Per questo, il punto di  partenza sono le loro esperienze reali, le loro attività indipendenti e  la loro capacita’ di coinvolgimento dei cittadini. Dall’altro lato, il  nostro processo deve accettare la sfida di superare i limiti e le  divisioni che ancora troviamo nella società civile oggi, cercando di  costruire reti e coalizioni per affrontare insieme le scommesse e per  lanciare azioni comuni.
Questioni strategiche:
Cercheremo di promuovere convergenze intorno alcune questioni strategiche per il  superamento del modello corrente di società e per la affermazione di un  nuovo paradigma di civilizzazione. Queste questioni hanno bisogno di  essere discusse, costruite e presentate in diversi e autonomi spazi che  emergeranno da questi processi, organizzati sulla base delle questioni  comuni e degli input provenienti dal processo storico di ciascun  network.
Proponiamo di cominciare questa convergenza da alcuni  input ed concetti formulati da network e comitati di facilitazione  incaricati delle diverse tematiche, per costruire il percorso verso  Rio+20 a partire da esperienze ricche e lotte comuni.
Le questioni chiave approvate per stimolare un dibattito nei differenti gruppi e network sono:
•    Quali sono le cause strutturali delle multiple crisi e del fallimento  nella realizzazione degli accordi internazionali a partire dal 1992? •    Come costruire una nuova economia basata sulla giustizia sociale ed ambientale? •    Come dare visibilità alle lotte di resistenza e di difesa dei popoli e dei territori e come promuovere soluzioni concrete a partire dalle  esperienze esistenti di produzione, consumo e trasformazione del futuro? •    Come bloccare la mercificazione della vita, la privatizzazione della natura e dei beni comuni? •    Come rafforzare le strategie esistenti di lotta e campagne comuni e come promuovere e costruire nuove campagne? •    Quale governance mondiale vogliamo a fronte della dominazione corrente del potere economico?
Coordinamento Internazionale

Promotori

La proposta del Summit dei Popoli viene dal Comitato di Facilitazione  della Società Civile Brasiliana per Rio+20. E’ un gruppo di reti e  organizzazioni diverse e plurali della società civile brasiliana. La  responsabilità di questo comitato e’ facilitare la partecipazione della  società civile globale nel processo del summit di Rio+20, la Conferenza  delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile che si terra’ a giugno  del 2012.
Il Comitato di Facilitazione della Società Civile  Brasiliana ha un posto nella Commissione Nazionale per Rio+20 ed e’  anche considerato dalla Conferenza Onu come un gruppo di collegamento  del paese ospitante. Il comitato riunisce un ampio spettro di  organizzazioni, fra i più importanti network della società civile  brasiliana, attivi in diversi settori come ambiente e sostenibilita’,  diritti umani, sviluppo sociale fra gli altri. E’ guidato da un Gruppo  di Coordinamento composto dalle reti più rappresentative:
•    Rede Brasileira pela Integração dos Povos (Rebrip); •    Rede Brasil sobre Instituições Financeiras Multilaterais (Rede Brasil); •    Fórum Brasileiro de ONGs e Movimentos Sociais para o Meio Ambiente e o Desenvolvimento (FBOMS); •    Central Única dos Trabalhadores do Brasil  (CUT); •    Associação Brasileira de Organizações Não-Governamentais (Abong); •    Grupo de Reflexão e Apoio ao Processo do Fórum Social Mundial (Grap); •    Fórum Brasileiro de Economia Solidária (FBES); •    Via Campesina (VC); •    Fórum Nacional da Reforma Urbana (FNRU); •    Rede da Juventude pelo Meio Ambiente e Sustentabilidade (Rejuma); •    Jubileu Sul; •    Plataforma Brasileira de Direitos Humanos Econômicos, Sociais, Culturais e Ambientais (Dhesca); •    Movimentos Indigenas: Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB) e  Kari-Oca; •    Coordenação Nacional de Articulação das Comunidades Negras Rurais Quilombolas (Conaq); •    Instituto Brasileiro de Defesa do Consumidor (Idec); •    Articulação do Semi-Árido (ASA); •    Articulação de Mulheres Brasileiras (AMB); •    Marcha Mundial de Mulheres; •    Movimento negro: Coordenação Nacional de Entidades Negras (Conen); •    Rede de ONGs da Mata Atlântica (RMA).