“… Però manca quel quid in più!” è una frase che abbiamo sentito spesso o che spesso usiamo per dire che manca qualcosa che faccia la differenza. Ecco, in questo caso è l’inclusione che la fa!

A Roma, nel quadrilatero di piazza Alessandria, a due passi da Porta Pia, l’Associazione Come un Albero con il suo Museo Bistrot sta portando avanti un ambizioso progetto, finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del bando Comunità Solidali 2020. L’obiettivo è indagare, attraverso una ricerca di stampo etnografico, quanto inclusivo sia il quartiere e cosa si potrebbe fare per migliorarlo raccogliendo più punti di vista possibili; selezionare degli indicatori e offrire l’analisi a chiunque decida di riflettere su sé stesso e agire, anche nel piccolo, per un cambiamento. Accanto al lavoro di ricerca, però ci sono anche dei laboratori dedicati a persone con disabilità intellettiva, pensati per un loro empowerment, ma anche per affiancare concretamente il lavoro di analisi ed offrire un contributo alla comunità: c’è un laboratorio di mappatura sociale, uno di comunicazione multimediale, uno di fotografia e uno di grafica. Tutti i laboratori restituiranno, attraverso diversi canali, una riflessione sulla disabilità e l’inclusione sociale.

Poi insieme alla comunità si co-progetterà un’installazione artistica.

Fino a Febbraio 2023 il Museo Bistrot di Come un Albero condurrà quest’avventura con il supporto di Solidarius Italia, ma anche grazie al contributo di Comune-Info, l’Associazione Murequal e di operatori professionisti.