Tra l’8 e il 10 aprile si è tenuto a Detroit, negli Stati Uniti, il primo Forum nordamericano dell’economia sociale e solidale, organizzato da RIPESS-Nord America. Attivisti di alcune delle più importanti realtà degli Stati Uniti e del Canada hanno discusso su come far crescere il movimento per un’altra economia che in quelle aree del continente è diffuso ma ancora poco visibile.
La città scelta per l’iniziativa ha un senso preciso. Storica capitale dell’industria automobilistica, ha conosciuto prima la crisi devastante del settore e poi la grande recessione dell’ultimo decennio. Gruppi di cittadini hanno però saputo reagire a questo declino ideando e animando movimenti e progetti che stanno dando nuova vita alla comunità.
Uno degli orientamenti di fondo emersi dai lavori è la necessità di “decolonizzare la nostra economia solidale” depurandola da modelli e pratiche che fanno parte dell’economia dominante. Di qui una serie di obiettivi: superare la separazione tra produzione e consumo, adottare fonti e forme coerenti di finanziamento delle attività, cambiare il senso di parole come “ricchezza”, “benessere”, “condivisione”, “sostenibilità”…
Il Forum era ospitato nel Samaritan Center: un ex ospedale pubblico abbandonato, dove si trovano 30 organizzazioni tra associazioni, micro-imprese, cliniche, una scuola e un fab-lab, l’Incite focus, il primo fondato a Detroit. Direttore e mente del fab-lab è Blair Evans che è stato anche uno dei “visionari” (così li definiva il programma) intervenuti al Forum. Il piano di Evans e dei suoi collaboratori prevede la formazione continua di giovani e disoccupati al lavoro del futuro, la fabbricazione a livello locale e micro-industriale (con stampanti 3D e tecnologie simili) di tutto quello di cui c’è bisogno. La sperimentazione prevede, ad esempio, la costruzione di case con materiali prodotti in fab-lab, autosufficienti per gran parte dei fabbisogni e collegate in rete. La “visione” è trasformare, per il 2054, l’intera Detroit in Fab City…
Altro visionario, Gerald Hairston, fondatore dei Gardening Angels (gli Angeli degli orti): un movimento che ha “piantato i semi della speranza”, coinvolgendo centinaia di individui e gruppi di vicinato. Gli orti familiari sono migliaia, e seicento quelli comunitari.
Jason Nardi, socio fondatore di Solidarius Italia, ha partecipato ai lavori del Forum per conto di RIPESS Europa ed ha pubblicato un suo reportage sul n. 183 di Altreconomia: http://www.altreconomia.it/tipologia/rivista/
Sul tema dei fab-lab segnaliamo, tra le altre, l’esperienza innovativa promossa dalla Regione Lazio in ogni provincia della regione: http://www.laziofablab.it