Anno accademico 2012-2013. Novembre 2012. Arcavacata (Cosenza). Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università della Calabria. Solidarius Italia è stata chiamata a svolgere alcune docenze nei corsi di Politica sociale della triennale e di Metodologia della Progettazione Sociale del biennio della specialistica, tenuti dal Prof. Giorgio Marcello. Già negli anni passati la stessa Università, sia attraverso la Scuola di Dottorato “Gunter Frank”, sia attraverso il Dipartimento di Sociologia e di Scienza Politica diretto dal Prof. Piero Fantozzi, aveva aperto le porte a Solidarius ospitando lezioni e seminari sull’economia solidale con interventi di Euclides Mance, Franco Passuello e Soana Tortora. Quest’anno sono stati affidati a Solidarius Italia due moduli nei due corsi.
In quello di Politica Sociale, la seconda parte del corso ha affrontato la questione della riarticolazione territoriale dei sistemi di welfare in Europa e in Italia dedicandosi in particolare ad alcuni temi: le politiche di assistenza sociale; il ruolo delle organizzazioni solidaristiche nella produzione locale dei servizi alla persona; i caratteri del welfare meridionale, con particolare riferimento al caso calabrese.
All’interno di tale riarticolazione territoriale è stata presentata la realtà dei Distretti di Economia Solidale (DES) che collegano, su base locale e in una logica di rete, filiere di produzione, distribuzione, consumo e riutilizzo di beni e servizi. Queste esperienze sono state presentate – dentro una visione integrata dello sviluppo locale – come realtà capaci di valorizzare competenze e risorse territoriali secondo criteri di equità sociale e sostenibilità, lavoro dignitoso e benessere/vita buona per tutti. Nelle docenze (12 ore) le sei lezioni affidate a Solidarius, svolte da Soana Tortora attraverso presentazioni in power point, hanno toccato i seguenti temi: “Per una definizione di economia solidale”; “I movimenti”; “Nodi, reti, filiere, distretti”; “Economia solidale e welfare”; “Economia delle relazioni, sviluppo locale, coesione sociale”; “Il ruolo dell’operatore”.
Il corso di Metodologia della Progettazione Sociale affrontava il tema della costruzione, della stesura e del coordinamento dei progetti nell’ambito delle politiche e dei servizi sociali, a partire da una corretta analisi dei bisogni e dei problemi sociali. Si proponeva un percorso di approfondimento sia rispetto alla costruzione di progetti individualizzati, rivolti alla persona e a situazioni complesse sia rispetto alla progettazione riferita a interventi orientati a gruppi con problemi specifici e, in generale, alla promozione del benessere nella comunità. Il compito affidato a Solidarius, nella progettazione legata allo studio individuale, è stato quello di proporre l’applicazione della metodologia della ricerca-intervento applicata a realtà calabresi potenzialmente disponibili alla creazione di reti di economia e collaborazione solidale. Nelle 8 ore di docenza affidate a Soana Tortora sono stati innanzitutto presentati – anche qui attraverso proiezione di slides – i fondamenti teorico-metodologici della ricerca-intervento. È stata poi lanciata la proposta di dare inizio ad una sperimentazione nella realtà locale attraverso lavori di gruppo. Presentato – e poi utilizzato – anche uno strumento di indagine proposto da Solidarius Italia, “La trama e l’ordito”, che ha guidato gli studenti nelle interviste ad alcuni testimoni privilegiati di gruppi, cooperative, associazioni locali, potenziali nodi di una rete territoriale di economia e collaborazione solidale. Due testimoni – responsabili di associazioni e cooperative locali che operano nel campo delle disabilità e del disagio sociale, sono intervenuti direttamente in aula. Il corso ha registrato un buon livello di coinvolgimento da parte dei giovani e la sintesi del loro lavoro è stata presentata in un seminario, svolto il 15 gennaio, al quale hanno partecipato esponenti delle realtà coinvolte dagli studenti nella fase iniziale della loro ricerca.
Le lezioni dei due corsi sono state concentrate in due settimane. Sono stati quindici giorni di lavoro intenso: dal punto di vista, anzitutto, dello studio e della costruzione di strumenti pedagogici; e poi dal punto di vista delle relazioni con i docenti e specialmente con i giovani che in una realtà difficile e in un tempo ancor più difficile continuano in un percorso di ricerca personale e intellettuale; ricerca ancor più importante perché rivolta ad obiettivi di sviluppo sociale. Per Solidarius un’esperienza eccezionale, dunque, e materiali di studio e documentazione che costituiscono una piccola dote da restituire in altre occasioni.