Venerdì 17 maggio Solidarius Italia ha presentato a Firenze, a Terra Futura, la sua proposta di formazione online che intende promuovere e sostenere la costruzione di reti solidali. L’incontro, cui abbiamo dato il titolo di “Tessendo reti solidali”, si è tenuto nello spazio Words World Web e ZoES.it  (al piano terra della Palazzina Lorenese della Fortezza da Basso) ed è servito ad illustrare  “FormAzione”: un percorso formativo che intende promuovere e accompagnare i soggetti dell’economia e della collaborazione solidale in una azione locale di cambiamento, nei diversi ambiti in cui operano: culturale, sociale, economico e istituzionale.

L’iniziativa è in continuità con quanto emerso dal convegno “Coltivare il cambiamento” che Solidarius Italia e Cnr Issirfa hanno organizzato nel novembre scorso: in quell’occasione “saperi dell’esperienza” e “saperi dell’accademia”  hanno dialogato con l’obiettivo di delineare alcune piste di ricerca in grado di sostenere – dentro la crisi che stiamo vivendo – un cambiamento di modelli sia culturali sia economici, concepito come strada obbligata “per ricostruire legami sociali, riconoscere le alternative sostenibili e promuovere economie del bem viver”.

Ci siamo lasciati, allora, con la scommessa di dare continuità e respiro progettuale all’incontro tra i saperi maturati nel campo dell’impegno solidale e quelli maturati nei settori più avvertiti della ricerca e della scienza: quando non esistono risposte scontate, è il sapere che può fare la differenza, che può aiutarci a costruire risposte inedite, in grado di aprire nuovi scenari. Questa scommessa può essere vinta, ne siamo convinti, se riusciamo a riprodurre quell’alleanza tra esperienza e saperi nel tempo e nei luoghi delle pratiche quotidiane di ciascuno fino a farne una vera “scuola popolare permanente”.

Da novembre ad oggi – seguendo una delle linee prioritarie della mission di Solidarius Italia  abbiamo cominciato a muoverci in questa direzione.  E a Firenze abbiamo presentato l’idea progettuale di un percorso di formazione nell’azione che stiamo costruendo con un metodo partecipato. La nostra proposta  unisce le metodologie dell’educazione popolare di Paulo Freire ad una formazione a distanza nata dall’esperienza della Rete Internazionale Solidarius promossa da Euclides André Mance.

Lo stesso Mance è intervenuto all’evento in collegamento online dal Guatemala dove – nell’ambito di un tour che sta attraversando molti paesi del sud e centro America – era impegnato proprio in una sessione di formazione di quadri locali utilizzando gli strumenti di analisi e progettazione del portale solidarius.net.

Il suo intervento dal “campo” ha confermato la positività di un’iniziativa come quella che anche Solidarius Italia sta intraprendendo. Incoraggiamenti sono arrivati anche dalle due interlocutrici della rete internazionale RIPESS, Françoise Wautiez (socioeco.org) e Nuria Delrio (FASAGES), da Marco Binotto, docente della Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma, da Andrea Baranes, Presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica (già nostro partner in molte iniziative e progetti) e da Stefano Biondi, uno dei fondatori di FIBA Social Life. Il suo è stato un appello accorato alla ricerca di interventi corali che tengano conto dell’emergenza sociale in cui il paese versa e che vede soprattutto i più giovani minacciati nelle loro speranze di vita e di lavoro dignitoso.

La nostra proposta, entro i limiti che gli sono propri, cerca di muoversi in questa direzione dando il proprio contributo ad una nuova qualità e consistenza del campo solidale, convinti come siamo che esso resti un asse strategico per il superamento del modello di sviluppo liberista e dei suoi evidenti e drammatici fallimenti.  Ci muove anche la consapevolezza che ogni  intervento rivolto a progettare e realizzare a livello locale iniziative di autoimprenditività e di collaborazione comunitaria e solidale può contribuire a ricostruire i tanti legami sociali spezzati.

È questo l’obiettivo sul quale stiamo concentrando il nostro lavoro ricercando alleanze, contributi e risorse, anche economiche. Pubblicheremo periodicamente su questo sito lo stato di avanzamento del progetto che speriamo diventi sempre più anche di quanti vi si vorranno coinvolgere.